IL DIABETE
Il diabete
Vivere con il diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 nella maggior parte dei casi, a differenza del diabete di tipo 1, non prevede una terapia a base di insulina, ma solo il rispetto di una dieta e la pratica costante di attività fisica.
Questi piccoli accorgimenti, se seguiti con costanza e impegno portano ottimi risultati in termini di controllo dei valori della glicemia.
La cura base del diabete di tipo 2 consiste, infatti, in una dieta equilibrata, povera di grassi ma senza esclusione di pane, pasta, riso, patate e frutta.
Inoltre, è di fondamentale importanza riportare il proprio peso nei limiti del peso forma e assumere molte fibre vegetali che, anche se possono risultare un po’ indigeste, ritardano o riducono l’assorbimento degli zuccheri ingeriti.
L’attività fisica è un altro cardine della terapia, in quanto favorisce il consumo di glucosio nei muscoli ed contribuisce ad abbassare la glicemia.
Se la dieta e l’esercizio non sono sufficienti a riportare i valori della glicemia a livelli ottimali, il diabetologo può affiancare ad essi l’assunzione di farmaci che hanno l’effetto di ridurre la glicemia: gli ipoglicemizzanti orali.
Tuttavia, a lungo andare questi farmaci possono perdere la loro efficacia, e potrebbe rendersi necessario passare all’insulina, sebbene le cellule del diabetico non-insulino dipendente non rispondano generalmente bene all’azione dell’insulina, sia se prodotta dall’organismo che se somministrata con l’iniezione.
La somministrazione di insulina, inoltre, può risultare necessaria in circostanze particolari come interventi chirurgici (facilita la guarigione delle ferite) o infezioni anche banali (influenza).
Per approfondire l’argomento del ricorso alla terapia con insulina nel diabete di tipo 2, visita questa pagina.
Di fondamentale importanza anche nel diabete di tipo 2 è l’automonitoraggio della glicemia.
Questo tipo di diabete, a differenza del diabete di tipo 1, è caratterizzato da una maggiore stabilità dei valori glicemici, pertanto è possibile eseguire controlli più saltuari (1-2 controlli al giorno). La necessità di un controllo glicemico è però maggiore nelle fasi di aggiustamento della terapia perchè dai risultati ottenuti se ne può valutare l’efficacia o meno.
L’automonitoraggio della glicemia e l’applicazione di una terapia razionale, consentono oggi di prevenire le complicanze croniche del diabete, di ridurre in modo sostanziale l’inabilità e la mortalità prematura indotta da questa malattia, di abbatterne i costi e quindi di migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente diabetico.